I Cinque Modelli concettuali in Osteopatia

I Cinque Modelli concettuali in Osteopatia

Agli inizi degli anni Ottanta, l’Educational Council on Osteopathic Principles, ente dell’American Association of Colleges of Osteopathic Medicine, sviluppò Cinque Modelli concettuali nella pratica della Medicina Osteopatica, correlati alla valutazione, al funzionamento e alla cura del paziente.

I Cinque modelli concettuali in Osteopatia sono:
- Modello Biomeccanico
- Modello Neurologico
- Modello Respiratorio-Circolatorio
- Modello Metabolico-Energetico
- Modello Comportamentale-Biopsicosociale

Ognuno di questi modelli è basato su principi di anatomia, fisiologia, biochimica e psicologia, fornendo una lente specifica attraverso cui il pazientepuò essere interpretato e trattato.
L’Osteopata attraverso i modelli, tramuta i principi osteopatici in un approccio multidimensionale incentrato sulla persona e sull’individualità.

Analizziamo i Cinque Modelli concettuali:

Il Modello Biomeccanico inquadra il paziente da un punto di vista strutturale o meccanico e prende in esame le alterazioni dei meccanismi posturali, di movimento e delle qualità del tessuto connettivo. Come l’integrità strutturale e la funzione del sistema muscolo-scheletrico è interattivo e interdipendente con le componenti strutturali e le funzioni neurologiche, respiratorie-circolatorie, metaboliche e psico-comportamentali del paziente, questo modello considera che un impedimento strutturale che causa, o è causato da, una disfunzione muscolare, articolare e/o del tessuto connettivo, può compromettere strutture vascolari o neurologiche, e quindi influenzare i processi metabolici associati e/o le manifestazioni psico-comportamentali. A seconda delle capacità adattative della persona, ciò può portare a disturbi in varie funzioni corporee. Il punto di vista biomeccanico conduce l’osteopata a valutare l’impedimento strutturale del paziente, e dopo la rimozione dell’impedimento, che consiste nella correzione delle disfunzioni somatiche attraverso l’applicazione della terapia manipolativa osteopatica, permettere al paziente di recuperare le funzioni strutturali, vascolari, neurologiche, metaboliche, e psico-comportamentali associati. L’obiettivo è quello di ottimizzare il potenziale adattativo del paziente attraverso il ripristino dell’integrità strutturale e funzionale.

Il Modello Neurologico guarda ai problemi del paziente in termini di aberrazione o deterioramento delle funzioni neurali che causano o sono causati da reazioni fisiopatologiche in ambito strutturale, in ambito della strutture e delle funzioni respiratorio-circolatorie, dei processi metabolici e delle attività psico-comportamentali. Più specificamente, il Modello Neurologico considera l’influenza della facilitazione spinale, della funzione propriocettiva, del sistema nervoso autonomo e dell’attività dei nocicettori sulla funzione della rete immunitaria neuroendocrina. Di particolare importanza è il rapporto tra il sistema somatico e il sistema viscerale. L’applicazione terapeutica della Terapia Manipolativa Osteopatica in questo modello si concentra sulla riduzione delle ipersollecitazioni meccaniche, sull’equilibrio degli input neurali e sull’eliminazione dello stimolo nocicettivo. L’obiettivo del trattamento in questo modello è quello di ristabilire la normale funzione neurale. Il ripristino o l’ottimizzazione delle funzioni neurali di integrazione e regolazione migliorerà l’efficienza delle associate funzioni strutturali, vascolari, metaboliche e psico-comportamentali. Ciò contribuirà a massimizzare il potenziale di adattamento del paziente e a ritrovare una salute ottimale.

Il Modello Respiratorio-Circolatorio inquadra il paziente concentrandosi sulle componenti respiratorie e circolatorie della risposta omeostatica nei processi fisiopatologici. L’apporto arterioso, il drenaggio venoso e linfatico, così come la funzione polmonare e cardiovascolare. Inoltre, questo modello vede l’interazione tra le funzioni respiratorio-circolatorie e le funzioni muscolo-scheletriche, neurologiche, metaboliche e psico-comportamentali in quanto influenzano la risposta adattativa del paziente e il potenziale omeostatico totale. La valutazione e il trattamento sono orientati verso l’ottimizzazione delle capacità e l’efficienza delle funzioni respiratorio-circolatorie al fine di massimizzare il potenziale di salute del paziente. Il modello circolatorio-respiratorio si occupa della manutenzione degli ambienti extra ed intracellulari attraverso la fornitura senza ostacoli di ossigeno e nutrienti e la rimozione dei prodotti di scarto cellulari. Lo stress tissutale che interferisce con il flusso circolatorio o di qualsiasi fluido corporeo può influenzare la salute del tessuto. La Terapia Manipolativa Osteopatica all’interno di questo modello riguarda la disfunzione della meccanica respiratoria, della circolazione e dei fluidi corporei.

Il Modello Metabolico-Energetico considera il paziente da una prospettiva in cui la messa a fuoco è posta sugli aspetti che riguardano la conservazione energetica e metabolica della risposta adattativa omeostatica. Ciò include la valutazione e il trattamento del sistema cellulare, tissutale e organico riguardo a come ognuno di essi si relaziona con la richiesta di energia e di consumo così come la produzione di lavoro o di prodotti degli altri. Postura e movimento efficienti, apporto arterioso, drenaggio venoso e linfatico, la meccanica del LCR, le funzioni neurologiche, endocrine ed immunitarie, emozioni equilibrate e corretta alimentazione sono i cardini del risparmio energetico e dell’efficienza delle funzioni metaboliche. Migliorare le funzioni di uno qualsiasi di questi componenti sarà di aiuto per l’economia totale dell’energia corporea. Questo ci permetterà di ottimizzare le risorse adattative del paziente e le capacità di rispondere con successo e di adattarsi ai fattori di stress. Il modello metabolico-energetico riconosce che il corpo cerca di mantenere un equilibrio tra la produzione, la distribuzione e il consumo di energia. Questo aiuta il corpo nella sua capacità di adattarsi ai vari fattori di stress, incluso quelli immunologici, nutrizionali e psicologici. L’applicazione terapeutica del Trattamento Manipolativo Osteopatico all’interno di questo modello riguarda la disfunzione somatica che ha la capacità di alterare la produzione, la distribuzione o il consumo di energia, di aumentare il carico allostatico, o di interferire con le funzioni di regolazione immunologica ed endocrinologica.

Il Modello Comportamentale-Biopsicosociale riconosce che la valutazione della salute del paziente comprende la valutazione del suo stato mentale, emotivo e spirituale, così come le scelte di vita personali. La salute è spesso influenzata da fattori ambientali, socio-economici, culturali ed ereditari e dalle varie reazioni emotive e dagli stress psicologici con i quali i pazienti lottano. L’Osteopata utilizza la prospettiva Biopsicosociale per considerare che il sistema muscolo-scheletrico esprime sentimenti ed emozioni e lo stress si manifesta con un aumento della tensione neuromuscolare. Il trattamento Manipolativo Osteopatico viene impiegato in questo modello con l’obiettivo di migliorare la capacità del corpo di gestire, compensare, o adattarsi efficacemente a questi fattori di stress.

E’ importante chiarire che la suddivisione in Cinque Modelli è un concetto puramente teorico. Nello sviluppo del Trattamento infatti vengono integrati fra di loro i vari concetti e punti salienti dei vari modelli, lavorando le varie strutture che compongono l’organismo, a seconda dei dati che si estrapolano dall’anamnesi, dai risultati dei test ortopedici, neurologici e di valutazione Osteopatica.

Come sempre, per ottenere il migliore risultato nell’interesse del paziente, l’Osteopata si deve interfacciare con altri professionisti (Psicologo, Nutrizionista, Logopedista, Ortofonista, ecc). Tutto questo per garantire un approccio a 360°.

Articolo scritto da: Dott. Gianluca Rossetto - www.rossettogianluca.it

Tozzi P., Lunghi C., Fusco G.; "I cinque modelli osteopatici: razionale, applicazione, integrazione. Dalla tradizione all'innovazione per un'osteopatia incentrata sulla persona"; Elsevier Italia, 2015