Endometriosi extrapelvica che colpisce il nervo sciatico e causa dolori sciatici intermittenti
Endometriosi extra-pelvica che colpisce il nervo sciatico e causa dolori sciatici intermittenti
L’impianto e la proliferazione di ghiandole endometriali all’esterno dell’utero viene definito “endometriosi”. E’ una patologia con dipendenza dagli ormoni estrogeni, che colpisce le donne dai 15 ai 49 anni, e si manifesta nell’1-7 % della popolazione. In presenza di infertilità o dolore pelvico, la prevalenza può arrivare al 50%.
La sintomatologia identificata come sciatica causata da un problema di endometriosi, è stata descritta (con conferma istologica) per la prima volta da Denton e Sherrill nel 1955. Da questo momento è diventato chiaro che l‘endometriosi può influenzare il nervo sciatico sia con localizzazione intra-pelvica, extra-pelvica, o in posizioni combinate.
L’eziologia del dolore nella endometriosi sciatica è di tipo multifattoriale. I fattori di crescita nervosi sono implicati nel dolore neuropatico; il fattore di crescita nervoso ed il suo recettore Trk-A, sono fortemente presenti in caso di nervi adiacenti a lesioni endometriosiche. La produzione locale di prostaglandine, chinina, interleuchine e istamina possono stimolare le terminazioni nervose sensoriali. Inoltre le emorragia cicliche presenti nel tessuto endometriale possono causare pressione ed infiammazione del nervo, con conseguente dolore. La compressione esterna del nervo nella sua parte lombosacrale, inoltre, può manifestarsi con dolore ed una sintomatologia radicolare.
Il case report analizzato, coinvolge una donna di 44 anni che manifesta un dolore sciaticale all’arto inferiore destro, che si estende dalla natica alla parte posteriore della gamba e del polpaccio, terminando alla fascia plantare del piede. Il dolore è peggiorato nel corso dei 5 anni precedenti. 1 anno dopo l’insorgenza del dolore, la donna ha iniziato a manifestare difficoltà di deambulazione.
Alla valutazione clinica la donna manifestava un’andatura antalgica, atrofia e debolezza al muscolo gluteo destro, al muscolo tibiale anteriore e al muscolo estensore dell’alluce. Gli esami umorali presentavano VES e PCR elevate. La Risonanza Magnetica lombare non evidenziava problemi. All’eseme ElettroMiografico si riportava denervazione grave al muscolo tibiale anteriore, al muscolo tibiale posteriore, al muscolo peroneo lungo ed al muscolo gluteo.
La Risonanza Magnetica alla pelvi ha manifestato una massa di tessuto molle che coinvolgeva l’otturatore interno mediamente ed il piriforme posteriormente.
Solo a posteriori la donna ha ammesso che il dolore aumentava poco prima, e durante il suo periodo mestruale.
Per diagnosticare la lesione, e decomprimere il nervo sciatico, la signora è stata sottoposta ad un intervento con accesso posteriore al gran trocantere.
Il tessuto è stato analizzato, ed è stata riscontrata la presenza di tessuto connettivo e di cellule endometriali.
Dopo l’intervento il dolore della paziente è migliorato; le è stato consigliato di sottoporsi ad una isterectomia, vista la presenza di noduli all’utero, che potevano aumentare il rischio di una endometriosi recidiva infiltrati all’interno del nervo sciatico. La paziente è stata riluttante vista l’effetto successivo di una menopausa persistente. Ha iniziato quindi un trattamento farmacologico con Luprom.
Al follow up di 1 anno, la paziente riferiva un marcato miglioramento della sintomatologia dolorosa, con un solamente lievi dolori sciatalgici (valutati 3/10) durante l’assunzione del farmaco. Persisteva l'atrofia muscolare, ma era migliorata la forza del muscolo estensore dell’alluce e del muscolo tibiale anteriore. La forza al muscolo grande gluteo rimase inalterata. La sintomatologia alla natica e alla parte posteriore della gamba era abolita.
Al follow up a 2 anni non sono stati rilevati miglioramenti aggiuntivi.
Commento scritto da: Dott. Gianluca Rossetto - www.rossettogianluca.it