Effetti della Terapia Manuale e della Tecnica di Flesso Distrazione sul dolore da lombalgia cronica e sull' altezza del disco

Effetti della Terapia Manuale e della Tecnica di Flesso Distrazione sul dolore da lombalgia cronica e sull' altezza del disco

Fra le tante patologie del sistema muscolo scheletrico, il low back pain (la lombalgia cronica), è quello che si verifica di più su base giornaliera. Influenza notevolmente la qualità di vita delle persone colpite, ed è responsabile di notevoli spese socio economiche.
Le cause della lombalgia cronica sono molteplici: strutturali, a causa di lesioni alla colonna vertebrale; psicologiche a causa dello stress.
Il dolore limita le attività, indebolisce la forza muscolare, ed induce un circolo vizioso che porta ad un peggioramento delle condizioni fisiche.

Ci sono vari metodi per trattare la lombalgia, fra questi si possono citare: riposo a letto, terapia di trazione, termoterapia, terapie fisiche, elettroterapia, terapia farmacologica.
Fra le tecniche di terapia manuale, una di quelle utilizzata è la tecnica di mobilizzazione della colonna vertebrale: questa influenza gli aspetti neurofisiologici e meccanici del dolore, arco del dolore, gli spasmi muscolari; è utilizzata con successo per trattare i segmenti articolari ipomobili, cioè quelli che mostrano restrizioni o fissazioni di mobilità.

Il trattamento con la flesso-distrazione, un’altra tecnica di terapia manuale, è utilizzata per ristabilire le strutture nervose irritate, ed i tessuti circostanti, come i legamenti paraspinali, incrementando la mobilità dei metaboliti nei dischi, ridurre lo stress delle strutture posteriori dei dischi e la loro pressione interna, grazie all’apertura delle faccette articolari posteriori, e all’espansione dei forami intervertebrali. La decompressione spinale (flessione distrazione) è utilizzata nel trattamento dei dolori irradiati, causati dalla lombalgia cronica. Questo tipo di trattamento allevia i problemi discali, eliminando la pressione a cui sono soggetti i dischi, creando una pressione negativa all’interno del canale vertebrale, in modo che le sostanze nutritive e l’ossigeno possano perfondere nei dischi intervertebrali, grazie alla decompressione delle zone lese e alla riduzione della pressione interna del disco.

Molti studi hanno valutato l’efficacia della terapia manuale sulla lombalgia cronica; pochi studi invece hanno confrontato la terapia manuale con la decompressione effettuata dalla tecnica di flesso distrazione a livello della colonna lombare. Lo scopo di questo studio è stato quindi quello di valutare l’efficacia della terapia manuale sulla lombalgia cronica e sull’altezza del disco, utilizzando congiuntamente le tecniche di terapia manuale (mobilizzazione) con la decompressione spinale data dalla flesso distrazione.

Lo studio è stato condotto su 31 pazienti visitati in ospedale che persiste da più di 3 mesi. Tutti pazienti hanno ricevuto una disgnosi da un medico ortopedico specialista, e avevano irradiazioni di dolore originate dalla lombalgia cronica.

I soggetti di studio sono stati suddivisi in 2 gruppi:
- il gruppo di terapia manuale: mobilizzazione manuale più flessione decompressione per 15 minuti a seduta
- il gruppo di decompressione: flesso distrazione per 20 minuti a seduta

Entrambi i gruppi inoltre sono stati trattati con 20 minuti di impacco caldo, 15 minuti di ICT e 10 minuti di US per ogni seduta, in modo da avere un trattamento di fisioterapia classico.

Tutti i soggetti sono stati trattati 3 volte a settimana per una durata di 6 settimane.

Il dolore è stato analizzato con la scala VAS; le altezze del disco sono state misurate al livello L4-L5 con apparecchio di tomografia computerizzata, sommando le altezze del disco nella parte anteriore, centrale e posteriore, dividendo poi il risultato per 3.

In entrambi i gruppi, alla fine del trattamento si sono verificate diminuzione significativa del dolore misurato con scala VAS, ma il gruppo con terapia manuale e flesso distrazione ha avuto miglioramenti maggiori.
La terapia di flesso distrazione genera una pressione negativa all’interno del disco, al di sotto di - 100 mmHg, un aumento del diametro del forame vertebrale, ed un alleviamento della pressione sul tessuto nervoso.
L’ aumento di diametro del canale vertebrale incrementa il flusso sanguigno attraverso i vasi spinali che determina un allontanamento dell’essudato infiammatorio. Inoltre la tensione e decompressione a livello dei tessuti (muscolari e legamentosi), diminuisce il dolore miofasciale secondario.

Jioun Choi, Gak Hwangbo, Jungseo Park, Sangyong Lee; "The Effects of Manual Therapy Using Joint Mobilization and Flexion-distraction Techniques on Chronic Low Back Pain and Disc Heights"; J. Phys. Ther. Sci.26: 1259–1262, 2014

Commento scritto da: Dott. Gianluca Rossetto - www.rossettogianluca.it